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IN LIBRERIA

18 ottobre 2010

L'ora del tè
























Ci sono un sacco di cose graziose.
Biscottini, bere il tè, i giallo dei limoni, son cose che mi tirano su di morale o che mi rendono felice anche quando non me ne accorgo.
Poi magari se non ci sono i limoni proprio mi viene in mente che assieme alle mele in casa non possono mancare. Poi ci sono le mele i limoni i biscottini il te, e la televisione che è come la finestra aperta sul mondo mentre uno se ne sta tutto rassicurato in casa con i suoi ninnoli.go
Tante volte leggo cose, e dico che uno non c'aveva niente meglio da fare so qui che scrivere quella cosa lì? che si capisce lontano un miglio che è annoiato e non c'aveva niente di meglio da fare che darsi un tono, ma alla fine un tono che sa di annoiato.
Un tonno annoiato sarebbe stato più interessante magari, anche se noi non parlando in tonnesco non l'avremo capito troppo, o forse anche sì.
La poesia ha ancora un senso penso, se è vero che solo la bellezza ci potrà salvare qui, la vedo dura, sempre più il senso del brutto sta dilagando così anche nelle coscienze a mio parere.
Non posso più sopportare questi giorni continui di ordinaria follia, della politica, del tragico.

Ma i greci dove sono finiti? e l'ora del tè?

2 commenti:

cris ha detto...

i greci? Il vino era per i Greci una bevanda sacra alla quale attribuivano importanza e dignità. Ma il the, mai!
;-))

Ilaria ha detto...

Ah ah, per me la merenda con tè e biscottini è sacra, pensa che sono riuscita a imporla perfino dove lavoravo! :-) La tv? In questi giorni più che mai ci vedo solo sciacalli disgustosi che sanno solo rovinare e sporcare tutto e non sanno neanche avere rispetto per le tragedie, per le vite (o le morti) degli altri. I greci? Magari! Ma qui la misura è superata. Scusa la rabbia ma sono davvero esasperata. Vorrei non pagare più il canone e usare la tv solo per guardare i dvd che scelgo io ma ancora non sono riuscita a farlo.