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IN LIBRERIA

08 aprile 2010

Distributore di sogni



















 Ieri aspettavo il treno nella stazione di Parma, e lì dal bar vicino c'erano i distributori delle palline, quelle che contegno la sorpresa.
Un tempo non ce n'erano molti, ora se ne vedono d'ogni sorta, palline da 1 a 2 euro anche più. 
Era uno dei miei sogni preferiti riuscire a scassinare uno di quelle macchinette quand'ero più piccola, in realtà lo sogno anche di recente, ed era la cosa più bella quando nel sogno con diverse strategie, (dipendeva dal sogno) riuscivo a far uscire le palline e metterle come in un ladro proprio nel sacco per poterle aprire una ad una e guardarmi con calma la sorpresina che come un pò nell'uovo di pasqua di solito non è granché. (la strategia n! era colare la plastica con un accendino affinché si creasse un buco abbastanza grande da estratte le palline)
Nella realtà quelle volete che mia mamma mi concedeva una moneta, ero felicissima, di non sapere quale sarebbe stata la prossima pallina ad uscire, era sempre una piccola emozione che i rallegrava una qualche mezz'ora

-guardi dentro che regali propone il contenitore

-inserisci la moneta
-speri che ti esca quello più bello che hai adocchiato, o magari meglio.

pensavo proprio ieri, che la vita è un pò tutta come quel giro di palline con la sorpresa; siamo sempre lì' a metterci dentro degli euro di speranza, e in base a quello che sappiamo, conosciamo, vediamo nel mondo del possibile, speriam ci capiti giù una pallina fortunata, magari la più bella, prima poi. 
Così negli affetti, nel lavoro, nelle realizzazioni.
Inutile dire che nella maggior parte dei casi la cosa più bella è aspettare che la pallina scenda. Dopo lo stupore, quella baggianata ci può deludere, o entusiasmare un qualche minuto. Poi  Tutto tace. E di nuovo cerchiamo altre monete.

3 commenti:

Fabio Antonelli ha detto...

ATTO come immediato svanire e AZIONE come progetto illusorio che si arrogherà l'atto come suo punto di riferimento che abbiamo detto essere sfuggevole punto. E la STORIA? l'ESPERIENZA? non sono altro che l'arroganza del dire ciò che è avvenuto ma che in realtà non è mai avvenuto per il suo appunto, IMMEDIATO svanire dell'atto che si è compiuto. (da un discorso di Carmelo Bene)

Sergio ha detto...

bella la considerazione..la vita è una ruota o una scala???
Cmq puoi anche fregarti l intero contenitore e aprirtelo con calma...magari scegliendo le sorprese...
ma non è la stessa cosa!

Gisy ha detto...

@ Sergio... Su questo non v'è dubbio :D