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IN LIBRERIA

02 settembre 2009

L'irraggiungibile volontà

















Io credo che come me, ogni giorno, o quasi insomma, in diversi si chiedano che senso ha dedicarsi tanto a cose che non ci importano un piffero, per poi avere la possibilità di prendere cose delle quali potremo fare tranquillamente a meno.

Quando leggo alcuni versi, bastano anche poche righe, una canzone che mi riempie il cuore o un'immagine che mi fa sorridere, mi fa sentire che una giornata è andata spesa con la sua moneta, allora penso che se la vita non fosse una dittatura in tacito consenso, sarebbe meravigliosa. Perché quei sorrisi e quella moneta che paga la il cuore, avrebbe lo spazio che solo il tuo silenzio e le tue parole ti possono dare.

Una persona che stimo molto, mi dice spesso che Tiziano Terzani è (stata) una persona falsa, io non indago più di tanto, ma so che ad ascoltare alcune parti, di alcune sue interviste, che se trovo posterò, ecco ci ritrovo un senso molto vero.
A volte cioè che è vero può sembrare banale, ma a volte è solo vero.

Cosa stiamo a produrre incessantemente in tutti i settori così tante cose, che non riusciamo nemmeno a consumare? E poi in silenzio un attimo, ma che necessità c'è?
Che quell' incessantemente ritmo che ci "viene imposto" ce lo facciamo andare bene, ce lo facciamo nostro di volontà ...ci servirà per per un altro ipotetico desiderio, altro incessantemente "di un altro paese" "o anche lo stesso nostro, ma altro settore" sfruttato nei ritmi, dove si induce ancora a desiderare indirettamente il proprio collasso, il proprio massacro, e le multinazionale che sperano di riuscirci a farci deprimere con i loro sogni da spazzatura. E noi come ratti, a sguazzarci nei putridi glitter.

C'è la crisi? Che ha rotto le palle questa frase. Ma ci credo. si va troppo veloci, c'è troppa roba, oltretutto, è anche questo. velocizzano cosa? Noi non siam fatti per questo. No.

Che senso ha tutto questo? Non bastavano le stagioni (magari senza guerre) a dirci cosa volevamo?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Già, della serie "tanto si fa, che poi si muore..."
La foto del post spiega tutto.
Ma che ci fa là sul fondo quella donna con le corna?

paolo
barbar

Gisy ha detto...

Sembra dire...che si divertano pure questi scheletri fuori dall'armadio, tanto san già di naftalina !

Non so, non è che si semplifica si stava meglio quando si stava peggio, perché sarebbe da idioti, però, bene non si sta comunque dico...